giovedì 2 aprile 2015

Compensi Architetti e Ingegneri ripristino dei minimi tariffari

Il ddl 2586 presentato la settimana scorsa al Senato avrebbe il compito di ripristinare a distanza di 9 anni le tariffe minime per le professioni tecniche intellettuali.
Come si legge nella relazione tecnica di apertura del Ddl "gli effetti del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale, sono stati devastanti soprattutto per la qualità delle prestazioni erogate dai professionisti dell'area tecnica".
La discussione del ddl è stata calendarizzata per la giornata del 31 aprile 2015.

lunedì 16 marzo 2015

POS per i professionisti

Obbligo di PoS: al Senato si studiano le sanzioni e si prospetta la sospensione dell'attività.
Il 30 giugno 2014 è entrato in vigore l'obbligo, per tutti i professionisti e gli esercenti, di accettare pagamenti con carte di debito (bancomat) se gli importi superano i 30 euro. Ma la legge non prevede sanzioni per chi non si adegua, così in Senato viene presentato un disegno di legge per correggere il tiro. Si studiano le multe da applicare: per i contravventori la sanzione giunge fino a mille euro e per chi proprio non vuole adeguarsi arriva la sospensione dell'attività.

giovedì 26 febbraio 2015

Strumenti per il disegno tecnico

Il disegno tecnico è una forma di comunicazione visiva tra addetti ai lavori e si occupa di fornire, attraverso imetodi di rappresentazione, dati di misura e di forma utili per la costruzione di manufatti fisici di vario genere.
La carta, mine, matite, penne, strumenti per cancellare, strumenti per tracciare linee

Relazione tecnica progetto edilie

Dopo aver sviluppato un progetto è necessario allegare a esso una relazione tecnica.
Bisogna descrivere a parole ciò che si è disegnato, ma anche approfondire e puntualizzare le scelte operate non immediatamente visibili o leggibili nei documenti grafici.

giovedì 19 febbraio 2015

Direttiva macchine

La direttiva macchine o MD (Machinery Directive) è un insieme di regole definite dall'Unione europea, rivolto ai costruttori di macchine, che si prefiggono di stabilire i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo.
La MD si applica a macchine fisse, mobili, trasportabili e di sollevamento/spostamento, anche se alcune macchine restano però escluse dal campo d'applicazione di tale direttiva.

Tegole in acciaio

Tegole in acciaio per sistemi di copertura leggeri.

Pavimenti e rivestimenti


Con Élite, Devon&Devon riscopre la tradizionale arte del mosaico e presenta una prestigiosa collezione di pavimenti e rivestimenti in marmo.

sabato 14 febbraio 2015

La stima della resistenza del calcestruzzo in situ mediante prove distruttive e non distruttive

La stima della resistenza del calcestruzzo in situ mediante prove distruttive e non distruttive.
A. Masi DiSGG, Università degli Studi di Basilicata, Potenza (masi@unibas.it)

lunedì 9 febbraio 2015

Soft per la redazione di Computi e Contabilità Lavori

Esistono numerosi ed ottimi soft per la redazione di computi e contabilità lavori per l'edilizia, qui ne ho annotati alcuni:

Prezzari Edilizia


Archivio PREZZARI vari per lavori nel settore edile, reperiti liberamente in rete.

giovedì 5 febbraio 2015

Nessun permesso di costruire pergolati e coperture amovibili

Pergolati e tende rientrano nell'attività edilizia libera.
Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) con sentenza n. 1777/2014, si è pronunciato definitivamente sull’appello proposto, accogliendo il ricorso di primo grado in merito all'esclusione dagli abusi edilizi di strutture non ancorate in modo fisso al pavimento.
La veranda poggiata e non ancorata al pavimento non richiede nessun titolo abilitativo.
Non c’è bisogno di chiedere quindi, al Comune di riferimento, il permesso di costruire se si vuole realizzare una "struttura di arredo, installata su pareti esterni dell’unità immobiliare di cui è ad esclusivo servizio, costituito da struttura leggera e amovibile, caratterizzata da elementi in metallo o in legno di esigua sezione, coperta da telo anche retrattile, stuoie in canna o bambù o materiale in pellicola trasparente, priva di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituita da elementi leggeri, assemblati tra loro, tali da rendere possibile la loro rimozione previo smontaggio e non demolizione".
Secondo il CdS, anche se la veranda è composta da pannelli che richiedono dei binari di scorrimento, la struttura deve essere considerata un arredo esterno facilmente amovibile.
Il Consiglio di Stato ha esaminato il caso di una struttura costituita da due pali dello spessore di 8,50 per 11,50 centimetri, poggiati sul pavimento del terrazzo a livello, e da quattro traverse con binario di scorrimento a telo in PVC della superficie di 15 metri quadri, dell’altezza variabile da 2,80 a 2,10 metri, ancorata al sovrastante balcone e munita di una copertura rigida di 4 metri quadri a riparo del telo retraibile.
Dato che il Comune aveva inizialmente imposto la sospensione dei lavori e la demolizione di quanto realizzato, il proprietario dell’abitazione, che stava realizzando la veranda, aveva fatto ricorso al Tar.
Il Tribunale Amministrativo aveva però respinto il ricorso, confermando la decisione del Comune.
Parere opposto è stato invece espresso dal Consiglio di Stato, che nella struttura realizzata non ha visto né un aumento di volume e della superficie coperta né la creazione o la modificazione di un organismo edilizio, né l'alterazione del prospetto o della sagoma dell'edificio.
Come si legge nella sentenza del CdS, data la facilità con cui può essere rimossa e l’assenza di tamponature verticali, la veranda realizzata non può modificare la destinazione d'uso degli spazi esterni.
Al contrario, ha concluso il CdS, la struttura deve essere considerata un arredo esterno con la funzione di riparo e protezione. Una sorta di intervento di manutenzione volto a migliorare la fruizione temporanea dello spazio esterno, per cui non è necessario nessun titolo abilitativo.
Quindi per i giudici amministrativi la tenda-pergolato in esame "non configura né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio, né l’alterazione del prospetto o della sagoma dell’edificio cui è connessa, in ragione della sua inidoneità a modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni interessati, della sua facile e completa rimuovibilità, dell’assenza di tamponature verticale e della facile rimuovibilità della copertura orizzontale (addirittura retraibile a mezzo di motore elettrico)."
Il Consiglio di Stato ha così precisato che simili strutture sono da "qualificarsi alla stregua di arredo esterno, di riparo e protezione, funzionale alla migliore fruizione temporanea dello spazio esterno all’immobile cui accede, in quanto tale riconducibile agli interventi manutentivi non subordinati ad alcun titolo abilitativo" (art. 6, comma 1, d.P.R. n. 380/2001).
Sentenza n. 1777/2014