La carta, mine, matite, penne, strumenti per cancellare, strumenti per tracciare linee
LA CARTA
QUALE CARTA USARE
Per quanto possa sembrare ovvio, specie per chi è già in
possesso di qualche esperienza di disegno, per affrontare le tecniche del
disegno è necessario cominciare dalla descrizione del “supporto” destinato a
ricevere e conservare i segni grafici.
Per il disegno geometrico o a mano libera il supporto più
adatto è certamente la carta cosiddetta da
disegno, che si distingue per il tipo e per il formato.
Carta da disegno
opaca La carta opaca si differenza in base all’aspetto superficiale
(liscia, semiruvida, ruvida ) e in
base alla consistenza (grammatura).
La carta da disegno opaca liscia, di grammatura media, è
indicata per il disegno geometrico a matita; può essere usata anche per disegni
a inchiostro di china, ma ha l’inconveniente di rendere difficoltosa la
cancellatura.
La carta da disegno opaca semiruvida, di grammatura medio
alta, si presta bene per il disegno artistico, mentre quella ruvida, di
grammatura elevata, è adatta per i disegni con colori liquidi
(acquarelli,tempere, inchiostri vari).
Carta da disegno
trasparente o carta da lucido[1] e’ una carta confezionata con speciali cellulose che la
rendono trasparente, permettendo così, sovrapponendola a un disegno, di
riprodurlo. Questa caratteristica è fondamentale per il disegno tecnico dove è
quasi sempre necessaria una prima stesura, spesso a matita, seguita da una
ricopiatura in forma definitiva; su tale carta il disegno è generalmente
eseguito con inchiostro di china[2].
Il disegno realizzato con l’inchiostro di china è quello
che meglio si presta alla riproduzione del disegno in più esemplari attraverso
il processo eliografico, cioè la riproduzione di disegni per contatto, in
negativo, mediante l’azione della luce su carta sensibile alla luce. Sulla
carta da lucido si possono facilmente riportare caratteri trasferibili e fondi
adesivi di vario genere. La carta da lucido è venduta in varie grammature:
quanto più essa è pesante tanto meglio sopporta le abrasioni prodotte dalle
cancellature dell’inchiostro di china. Essa presenta però l’inconveniente di
deformarsi leggermente al variare del grado di umidità dell’ambiente e ciò può dar luogo a problemi seri nel caso di
disegni complessi, che richiedono il lavoro di molti giorni sullo stesso
foglio; per ovviare a questo problema esistono supporti trasparenti in
materiale sintetico (carte al poliestere) che garantiscono una stabilità
dimensionale assoluta e una grande robustezza; sono carte particolarmente
adatte per i disegni di precisione.
Carta millimetrata Consente di effettuare diagrammi e disegni in scala e può
essere trasparente o opaca.
Album disegno per esercitazione scolastiche. Si differenziano per dimensioni, grammatura carta, tipo superficie (liscia per dis. tecnico e ruvida per ornato) ed eventuale squadratura (riquadratura).
Solitamente utilizzati nel corso geometri album grammatura 110 gr/mq, superficie liscia e già squadrati come Fabbriano F4, Canson C4 o ArtGraf.
Album disegno per esercitazione scolastiche. Si differenziano per dimensioni, grammatura carta, tipo superficie (liscia per dis. tecnico e ruvida per ornato) ed eventuale squadratura (riquadratura).
Solitamente utilizzati nel corso geometri album grammatura 110 gr/mq, superficie liscia e già squadrati come Fabbriano F4, Canson C4 o ArtGraf.
I formati della carta
La carta da disegno opaca è commercializzata in formati
stabiliti dalle norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), ottenuti
dividendo sempre a metà, secondo il lato maggiore, un foglio base di dimensioni
841x1189 mm la cui superficie è di un m2 circa ( vedi fig. 1 e tab. 1).
La carta da disegno trasparente, oltre che in fogli, è
reperibile in rotoli di varia altezza e di varia grammatura.
I vari formati sono sempre rettangolari con i lati legati
da un rapporto costante. Partendo da un quadrato di lato 841 mm, si trasforma la sua
diagonale nel lato più lungo del rettangolo ottenendo il rapporto di 1:. Il formato così ottenuto (841 x 1189 mm) corrisponde a 1 m2 ed è assunto come base unificata
universale (UNI). Dividendo il foglio in metà rispetto al lato più lungo, si
ottengono rettangoli in formati UNI via via inferiori; il rapporto fra i lati
rimane però costante.
Tabella 1
PRINCIPALI FORMATI
DELLA CARTA
|
||
Denominazione
|
Dimensione (mm)
|
Superficie (m2 )
|
A0
|
841 x 1189
|
1
|
A1
|
594 x 841
|
1/2
|
A2
|
420 x 594
|
1/4
|
A3
|
297 x 420
|
1/8
|
A4
|
210 x 297
|
1/16
|
Mine,
matite, penne e strumenti per cancellare Mine e
matite
Le mine Le mine sono dei
sottili cilindri ottenuti dalla cottura di un impasto di grafite, argilla e
altri materiali. A seconda dei materiali dell’impasto e del tipo di cottura, si
hanno diversi tipi di mine classificate in base alla loro durezza, indicata dalle lettere B (Black = nero), HB
(Hard-Black=stabile), H (Hard = duro), come specificato nella tabella1.
La scelta della mina da usare dipende dal tipo di disegno e
dal supporto. Un disegno geometrico richiede mine leggermente più dure della
carta da disegno opaca.
Le mine di più comune impiego per il disegno geometrico e
tecnico sono quelle che vanno da 2H a F per i tracciamenti e le mine HB o B per ripassare le linee di contorno.
Matite e portamine Le matite sono dei cilindri o prismi di legno che inglobano una mina da 2 mm di diametro e che, per essere utilizzate, devono essere appuntite con appositi temperamatite.
Matite e portamine Le matite sono dei cilindri o prismi di legno che inglobano una mina da 2 mm di diametro e che, per essere utilizzate, devono essere appuntite con appositi temperamatite.
I portamine sono contenitori di mine dotati di un pulsante che
ne consente la fuoriuscita in base alle necessità. Le mine si appuntiscono con
affilaminedi vario genere o con raschietti, strisce di carta abraiva
icollate su un supporto.
Subito dopo aver appuntito la mina occorre pulire
l’estremità con un fazzolettino di carta per evitare di trasferire la polvere
di grafite sul disegno.
Tipi di punte I tempera matite e i temperamine generano una punta conica adatta per ottenere un segno nitido e uniforme, specie se durante il tracciamento si ruota la matita o il portamine.
Tipi di punte I tempera matite e i temperamine generano una punta conica adatta per ottenere un segno nitido e uniforme, specie se durante il tracciamento si ruota la matita o il portamine.
Gli affilamenti tipo raschietto consentono di ottenere punte coniche e a taglio obliquo (a scalpello);
le punte a taglio obliquo sono adatte per le mine da inserire nel compasso dove, non potendo ruotare durante il tracciamento della linea, è
necessaria una forma che mantenga il tratto uniforme più a lungo.
Le micromine Sono così chiamate mine di diametro ridotto (da 0,3 a 0,9 mm) per le quali
esistono appositi portamine ad avanzamento automatico; hanno il vantaggio di
non richiedere operazioni di affilatura e, di conseguenza, di pulitura della
mina.
Penne a inchiostro
Nel disegno tecnico l’impiego delle penne a inchiostro è spesso una scelta obbligata per garantire
precisione e buona riproducibilità.
Il disegno a penna
utilizza l’inchiostro di china che risulta di gran lunga il più adatto a questo
fine, anche se la necessità di usare penne con punte sottili crea problemi di
funzionamento e manutenzione.
In generale il tipo di penna più adatto per il disegno
geometrico e tecnico a inchiostro è quello comunemente noto con il nome di rapidograph: esso è costituito
da una testata che porta avvitato un pennino intercambiabile (puntale) contenuto in un cilindretto e
collegato a un serbatoio di inchiostro alloggiato a sua volta in un astuccio,
che serve come impugnatura, e da un cappuccio di protezione.
I puntali variano di spessore secondo le gradazioni
elencate dalla.
Per gli usi non professionali è sufficiente disporre di due
penne complete, una con un puntale da 0,18 o 0,20 (quelli più piccoli si
inceppano più frequentemente) adatto per le linee di costruzione del disegno e
una con un puntale da 0,35 0,40 per le linee da evidenziare.
Speciali elementi di raccordo consentono di montare le
testate sui puntali o di fissare la penna sul compasso.
I puntali delle rapidograph sono costsosi e molto delicati:
essi vanno dunque trattati con la massima cura evitando di lasciare il pennino
senza il cappuccio, perché l’inchiostro essicca molto facilmente e blocca il
pennino. Per rimettere in efficienza il
pennino bloccato occorre lavarlo con liquidi detergenti o acqua calda.
Il puntale va usato in posizione verticale, per evitare di
piegare la punta e per avere linee di spessore costante.
Per non macchiare il foglio si devono utilizzare strumenti
(righe, squadre, mascherine varie) con profilo dotato di una scanalatura che
evita il contatto del supporto con l’inchiostro.
Strumenti per cancellare
L’operazione di disegnare è fatalmente accompagnata da
quella di cancella re e, spesso, la corretta cancellatura di un disegno è
un’operazione anche più delicata e complessa del disegno. I risultati prodotti
da una cancellatura effettuata con strumenti inadeguati, possono risultare più
dannosi dell’errore che si cerca di correggere.
Ogni tipo di mina o di inchiostro, come ogni tipo di
supporto, richiede uno strumento appropriato per cancellare (foto 9).
Gli strumenti di impiego più comune sono le gomme, così chiamate per il tipo di
materiale con il quale erano realizzate, da tempo però sostituito dalla
plastica (PVC), più adatta ai fini del disegno geometrico e tecnico ma anche
per quello a mano libera.
In certi casi, quando serve cancellare tratti di matita
morbida o pulire il disegno da macchie di grafite si può usare la gommapane; essa infatti tende ad
assorbire la grafite e ne evita lo spargimento sul foglio. La gommapane si
impregna facilmente di grafite e va perciò sostituita di frequente.
Per cancellare un tratto a china si può utilizzare
semplicemente una lametta da barba o lame apposite di varia foggia o
cilindretti abrasivi di lana di vetro o gomme speciali.
Mentre sulla carta trasparente da lucido, dopo aver
effettuato la cancella tura, basta esercitare una certa pressione con il dorso
di un’unghia per ricostruire una superficie liscia su cui passare i segni a
china, sui fogli da disegno in carta opaca la cancellatura non può eliminare il
solco lasciato da una mina dura e affilata, in tal caso il disegno va tracciato
con linee molto leggere e ripassato con mine più morbide.
Strumenti
per tracciare linee e angoli
Strumenti per
tracciare linee rette
Tali strumenti sono la riga
e la squadra che, usate da sole,
servono per tracciare linee rette, mentre adeguatamente accoppiate, consentono
di tracciare linee tra di loro perpendicolari, parallele o inclinate con angoli
di 30°, 45°, 60° e altri.
Le squadre in commercio sono due tipi: quelle isosceli, dotate di due lati uguali e di
due angoli di 45°, e quelle semiequilatere,
dotate di unlato doppio dell’altro, di un angolo di 30° e di uno di 60°.
L’attrezzatura di base consiste in una riga, una squadra
isoscele e una squadra semiequilatera.in particolari condizioni può risultare
utile l’impiego di righe a T .
Strumenti per
tracciare angoli
Per misurare o tracciare angoli di qualunque ampezza si
utilizza il goniometro. Si
tratta di uno strumento circolare dotato di una scala graduata che permette di
leggere direttamente i valori dell’ampiezza degli angoli: facendo coincidere il
vertice dell’angolo con la tacca di riferimento (centro del goniometro) e un
lato dell’angolo con il valore 0°, l’altro lato dell’angolo individua sulla
scala graduata il valore della sua ampiezza.
Goniometro 360° |
Goniometro 180° |
Strumenti per tracciare linee curve
Compassi Il compasso è
uno strumento di precisione costituito da due aste incernierate a una
estremità, mentre le estremità libere sono rispettivamente dotate di una punta
metallica e di un attacco per il montaggio di punte in grafite o per
l’inserimento di adattatori per puntali di penne a china o per prolunghe.
Il compasso serve, in primo luogo, per tracciare
circonferenze o archi di circonferenza, ma può essere usato anche per riportare
misure; in questo caso si ottengono risultati più precisi utilizzando il
compasso a punte fisse, dotato cioè di due punte metalliche su entrambe le
estremità libere.
Vi sono vari tipi di compasso: quello normale, il balaustrino, il balaustrino a pompa per circonferenze molto piccole e il balaustrone;
questi ultimi tre si distinguono per la loro regolazione di precisione
dell’apertura mediante una vite micrometrica.
Per tracciare le circonferenze in modo corretto, le punte
del compasso, sia quella metallica sia quella scrivente, devono formare un
angolo di 90° rispetto al foglio da disegno.
Il tracciamento della circonferenza o dell’arco è facilitato
se si inclina il compasso nel senso della rotazione, che deve avvenire con un
unico movimento senza riprese.
Per il tracciamento con puntali di penne a china occorre
utilizzare gli appositi porta puntali.
Circoligrafi
I circoligrafi sono
mascherine di plastica dotate di una serie di fori circolari, che consentono il
tracciamento di circonferenze di diametro preordinato delle quali occorre
stabilire gli assi in modo da avere un riferimento per il tracciamento(foto 8).
Il loro impiego è meno semplice di quanto potrebbe
sembrare, perché richiede il corretto allineamento dello strumento con due assi
ortogonali passanti per il centro della circonferenza e grande attenzione nel
tracciamento, che deve essere effettuato con la punta scrivente perfettamente
perpendicolare al foglio.
Curvilinee
I curvilinee sono
mascherine con ibordi a curvatura variabile, che consentono il tracciamento di
linee curve di vario genere (foto 9).
Altre attrezzature di
diffuso utilizzo
Mascherine
Le mascherine sono
strumenti dotati di molteplici tipi di sagomature e servono per corredare i
disegni di simboli di ogni tipo, da quelli relativi agli impianti tecnici agli
arredi (foto 10).
Normografi
I normografi
sono mascherine che servono per tracciare con penna a inchiostro lettere e
numeri di svariati caratteri (foto 11).
Lettere e simboli
trasferibili
I trasferibili sono
contenuti in fogli e si trasferiscono con la pressione di una stilo (attrezzo
con una punta arrotondata) (fig. 12). Consentono di corredare i disegni di
scritture e di simboli di vario genere (simboli per il disegno tecnico,
elementi di arredamento, alberi ecc.) (fig.13).nel disegno professionale hanno
da tempo sostituito le mascherine e i normografi, ma, a loro volta, sono sempre
più rimpiazzati dall’uso della computer grafica che consente di inserire
scritte e fondi vari direttamente durante l’esecuzione a video.
Pellicole adesive
Esistono in commercio pellicole
adesive (o retini) di ogni tipo: da quelle puntinate a quelle a tratti
paralleli a quelle colorate. Esse sono di uso corrente nei lavori tipografici e
nella grafica, dove consentono di conferire ai disegni ogni sorta di effetti
(chiaroscuri, ombreggiature, campiture di colore ecc.) ( fig. 14).
Nei disegni tecnici realizzati su carta trasparente lucida
destinata alla riproduzione eliografica, i retini colorati consentono di
ottenere, durante la stampa, tonalità di grigio più o meno intense a seconda
del colore impiegato.
Strumenti per il
disegno di precisione
A livello professionale,vengono usati strumenti che
permettono di eseguire disegni più accurati e precisi, come tavolette da
disegno e tecnigrafi.
Un discorso a parte merita il computer: si parla in modo
approfondito nel volume C di questa collana.
Tavolette da disegno
Le tavolette da disegno
(foto 15) sono di grande utilità perché consentono di tracciare, mediante
righe scorrevoli, linee parallele e perpendicolari e, mediante una riga
orientabile con un goniometro a tacche, linee con l’inclinazione desiderata.
Data la loro maneggevolezza e le dimensioni contenute, sono una prima
attrezzatura per chi intende procedere nel campo del disegno tecnico.
Tecnigrafi
Il tecnigrafo
(foto 16) è un gruppo meccanico costituito da due righe tra loro perpendicolari
collegate a uno snodo con goniometro a scatti ( ogni 15 gradi) che, fissato a
una plancia, orientabile come inclinazione e altezza mediante un apposito
sostegno, consente di realizzare con precisione disegni di grande dimensione.
Esistono molti tipi di tecnigrafi con dotazioni varie, oggi
però questo strumento di disegno professionale tende a essere sostituito dalla
computer grafica che utilizza programmi specifici per il disegno tecnico ( foto
17).
Tracciamenti
e scritte
Tipi di linee
Le norme UNI stabiliscono che ogni disegno tecnico sia
realizzato con un determinato tipo di linea (linea intera, tratteggiata o a
tratti e punti di vario spessore).
Il rispetto puntuale di queste convenzioni consente di
evitare equivoci nell’interpretazione del disegno.
Si riportano in tabella i tipi di linea più utilizzati.
Le
scritte sui disegni[3]
Sebbene sia ormai prassi comune che le scritte sui disegni
tecnci vengano effettuate con caratteri trasferibili o mediante normografi o
con i sistemi computerizzati, è importante che ciascuno sappia scrivere a
stampatello correttamente e con disinvoltura senza l’ausilio di strumenti
particolari oltre la riga e la squadra (fig. 1).
Per realizzare le scritte a stampatello su un disegno,
occorre tenere presenti queste considerazioni:
a) Le scritte devono essere leggibili
ma non troppo grosse, disposte con grande ordine altrimenti rovinano il
disegno;
b) Inserire i caratteri tra righe parallele, tracciate in modo leggero,
facilita sia l’esecuzione della scritta sia l’aspetto estetico;
c) È più facile scrivere con caratteri
semplici maiuscoli: per questi bastano due righe parallele di contenimento
mentre per i caratteri minuscoli ne occorrono quattro;
d) Lo spazio fra le lettere deve
variare in base alla forma della lettera: la piacevolezza formale di una
scritta deriva dall’equilibrio tra lettere e vuoti; ciò vale anche per
l’utilizzo di lettere trasferibili.
Consigli
pratici per l’esecuzione del disegno geometrico
1.
Assumere
una posizione corretta (busto eretto) ma comoda con il piano di lavoro, né
troppo alto né troppo basso.
2.
Pulire
accuratamente la superficie su cui si lavora e tutti gli attrezzi da disegno.
3.
Disporre
degli strumenti adatti e dello spazio necessario per distribuirli sul piano.
4.
Avere
le mani pulite.
5.
Fissare
gli angoli del foglio da disegno sul piano con del nastro adesivo di carta
(nastro da carrozziere); le puntine creano un ostacolo all’uso degli strumenti
e pertanto non sono consigliabili.
6.
Disporsi
in modo da non avere la luce alle spalle o da destra (se si usa la destra per
disegnare).
7.
Appuntire,
se necessario, le mine pulendole con un fazzoletto di carta prima di
adoperarle.
8.
Tracciare
le linee a matita con mano leggera, usando le mine adatte e cercando di evitare
le frequenti cancellature.
9.
Ripassare
le linee con tratto più pesante solo quando si sono tracciate tutte le linee di
costruzione e di riferimento.
10.
E’
bene proteggere il disegno ripassato con un foglio di carta pulito mentre si
continua a lavorare con gli strumenti sulle linee già tracciate con tratto
pesante.
La squadratura del
foglio
La squadratura è un’ operazione preliminare finalizzata
a preparare il foglio da disegno con una cornice formata da quattro lati,
naturalmente (per costruzione) ortogonali fra loro, che formano un utile
riferimento per tracciamenti successivi.
Per “squadrare” il foglio si procede come indicato nella
figura 2a nella pagina a fronte:
-
Si
tracciano le diagonali del foglio, con tratto leggero perché poi saranno
cancellate;
-
Si
punta il compasso nel punto di incontro delle diagonali con apertura adatta a
definire su queste gli archi di cerchio che
individuano i punti A, B, C, D;
-
Si
uniscono i punti A, B, C,D;
-
Se
non si intende procedere al tracciamento delle mediane, si cancellano le linee
di costruzione e si ripassa la cornice.
Mediane del foglio squadrato
Per le
tavole di disegno geometrico, specie quando si utilizzano le proiezioni
ortogonali, è utile dividere la cornice in quattro parti, secondo le mediane
della cornice stessa. In tal caso si procede come indicato nelle figure 2b e 2c :
-
Si
punta il compasso nell’incrocio delle diagonali e si traccia un cerchio con
apertura a piacere che determina sule diagonali i punti 1, 2, 3, 4;
-
Sempre
con apertura a piacere del compasso, si punta in 1 e 2 e si determina il punto
5, che congiunto con il centro individua la mediana verticale;
-
Analogamente
al passo precedente, puntando in 1 e 4 si ottiene il punto 6, che congiunto con
il centro individua la mediana orizzontale;
-
Si
cancellano le linee di costruzione e si ripassano la cornice e le mediane.
La tabellina di identificazione
E’ d’uso corredare i disegni di tutte le annotazioni
necessarie per la loro identificazione; il criterio più razionale è quello di
predisporre, in corrispondenza del margine inferiore destro della squadratura,
una tabellina nella quale scrivere a mano libera tutti i dati occorrenti (fig.
3).
Le dimensioni della tabellina riportate in figura 3 sono
solo indicative; esse varieranno in relazione all’ingombro del disegno.
[1] Il termine “ carta da
lucido” deriva dal materiale utilizzato all’inizio del xx secolo da categorie
di donne (chiamate lucidatrici ) che eseguivano disegni ricalcati; esse
sovrapponevano a disegni, fatti a matita, una tela lucida, trattata con pomice
e talco perché l’inchiostro di china potesse aderire al tessuto su cui
riproducevano il disegno. La tela lucida venne poi sostituita da carta
trasparente, detta appunto carta da
lucido.
[2] Inchiostro utilizzato
inizialmente dai Cinesi; si ricava da una miscela di sostanze naturali:
dispersioni di nerofumo in soluzioni acquose di gomma lacca e borace.
[3] Per le scritte sui disegni
tecnici esistono delle norme, contenute nella tabella UNI 7559.